Ieri sera, il Teatro Comunale di Corato ha ospitato l'ultimo spettacolo della rassegna "La Grammatica delle Abitudini" 2025, regalando al pubblico una meravigliosa serata con La Buona Novella, l'opera di Fabrizio De André reinterpretata da Neri Marcorè. Lo spettacolo, sold out, ha ampiamente raccolto i favori del pubblico e ha chiuso in bellezza una stagione che non ha deluso le attese.
Neri Marcorè ha affrontato con rispetto e sensibilità l'interpretazione de La Buona Novella, il capolavoro di Fabrizio De André ispirato ai vangeli apocrifi. La sua voce, pur non cercando di imitare l'originale, ha saputo trasmettere l'intensità e la profondità dei testi, offrendo una lettura personale e toccante dell'opera. In questo modo, l’attore romano ha dato nuova vita a un lavoro che continua a suscitare emozioni e riflessioni dopo 55 anni dall’uscita, rendendo omaggio a De André senza mai tradirne lo spirito.
Un viaggio di 90’ tra musica e parole, che ha seguito cronologicamente sia l’opera del De Andrè, che la nascita, l’adolescenza e la passione di Cristo, spesso sottolineandone aspetti curiosi, umani, meno conosciuti. I protagonisti della vicenda non sono i “soliti” noti dei quattro Vangeli, anche i più deboli qui hanno voce: da Tito il ladrone a Maria bambina, tutti hanno modo di esprimere il loro punto di vista sulla vicenda.
Lo spettacolo è stato arricchito dalla splendida ensemble che ha accompagnato la voce di Marcorè: Giua (voce e chitarra), Barbara Casini (voce, chitarra, percussioni), Anais Drago (violino e voce), Francesco Negri (pianoforte) e Alessandra Abbondanza (voce e fisarmonica).
La stagione teatrale “canonica”, finisce qui, ma il sipario sul teatro comunale continuerà ad aprirsi, a partire domenica, con lo spettacolo “Fino alle Stelle”, ultimo evento della rassegna dedicata ai 150 anni del Teatro di Piazza Marconi, a cura del “Teatro de gli Incamminati”.